lunedì 7 aprile 2008

Mozzarella di bufala, lettera aperta agli operatori

I Ministri De Castro e Turco, insieme all’Assessore campano Cozzolino si rivolgono agli allevatori e ai caseifici, coinvolti nel piano dei controlli sulla diossina nel latte di bufala, confidando "nel senso di responsabilità delle imprese e delle associazioni per gestire con la massima attenzione e celerità lo svolgimento dei controlli necessari per il rispetto degli impegni comunitari e quindi mantenere la possibilità di attivare gli strumenti di intervento compensativo dei danni”.

Nella dichiarazione si legge: "Il programma di controllo definito con la Commissione Europea consente margini di flessibilità sufficienti a dare continuità operativa alla filiera, coerentemente ai tempi ristretti necessari all’ottenimento dei risultati dei controlli ed alla successiva regolarizzazione delle condizioni di mercato. Il prodotto sottoposto a controllo, e in momentanea sospensione della commercializzazione, può essere comunque lavorato e/o stoccato seguendo precisi criteri di rintracciabilità. Per tale ragione non vi sono motivi legati direttamente al piano dei controlli che impediscano il ritiro del prodotto degli allevamenti soggetti al controllo durante i giorni di attesa dei responsi analitici. Contemporaneamente, rimane possibile assicurare la continuità operativa degli impianti attraverso l’utilizzo del latte proveniente da aree ed allevamenti non soggetti ai controlli o per i quali sia già stato ottenuto il riscontro analitico favorevole".
I due ministri e l'assessore confidano, pertanto, che "la collaborazione stretta tra gli operatori economici della filiera, tra caseifici e tra caseifici e allevatori, nelle differenti province di produzione, permetterà di gestire senza eccessivi traumi questo piano straordinario e di arrivare in tempi rapidissimi a mettere luce sulla situazione reale e ripristinare le condizioni di fiducia nei consumatori e di regolarità nel mercato".

In relazione agli impatti economici diretti che tali interventi avranno sulle imprese coinvolte, alla luce dell’avvio operativo dei controlli, la prossima settimana si terrà un incontro tecnico presso il Ministero delle Politiche agricole e forestali per avviare adeguati strumenti, compatibili alle regole comunitarie, per le compensazioni alle imprese e per la promozione ed il rilancio dei consumi.

fonte: teatronaturale.it

1 commento:

salviamo la bufala campana ha detto...

Rifiuti in Irpinia: ci puÚ essere pace senza giustizia?





Il due aprile sono arrivate le ruspe a Savignano Irpino,in localit‡ Pustarza, per iniziare la costruzione della discarica, per chi non lo sapesse, c'Ë gi‡ una megadiscarica regionale trabboccante di rifiuti non a norma a pochi chilometri: Difesa Grande nel territorio di Ariano Irpino, di cui aspettiamo la bonifica.

Il commissario straordinario e il suo staff, dopo aver decretato che ad Ariano non se ne sarebbero costruite altre(1) e che quella esistente fosse inutilizzabile, hanno trovato lo splendido escamotage di costruirne una speculare ad un quarto d'ora di camminata, perÚ in un'altro comune!

Come se non bastasse nella stessa zona, nel terreno di una ex fabbrica di argilla espansa, gi‡ negli anni '90 erano state trovate tonnellate di scarti di laboratori farmaceutici, oli di carburante, fanghi tossici e quant'altro provenienti da diverse parti d'Italia (perchË la camorra non Ë solo in campania cari miei!) anche lÏ non c'Ë stata nessuna bonifica e dagli atti risulta che il fatto non costituisce reato(2).

In questa parte dell'Irpinia il numero di gente che muore di tumore Ë pi˘ alto che nel resto d'Italia, cosÏ come Ë pi˘ alto il tasso di malformazioni congenite, lo stato ha gi‡ preso possesso delle nostre terre, credetemi Ë un esperienza davvero umiliante: un bel giorno qualcuno che dovrebbe tutelarvi, arriva a casa vostra e dopo avervi sbattuto fuori a calci viene pubblicamente lodato, nonchË pagato con i vosti soldi!



Mentre i politici locali vogliono la trattativa(e i nostri voti) cercando di convincerci che una discarica provinciale, piuttosto che regionale, sia il male minore, noi cittadini vogliamo le bonifiche e non siamo pi˘ disposti ad accogliere nemmeno un solo sacchetto d'immondizia, ci siamo gi‡ sacrificati negli anni passati permettendo che riaprissero Difesa grande ma il nostro sacrificio Ë stato ripagato da nuovi soprusi e manganellate su anziani inermi(3)il 18 febbraio 2008 (la stessa sera i poliziotti ci hanno dato un'ennesima dimostrazione dei loro discutibili metodi aggredendo un gruppo di persone che evidentemente gli aveva mancato di rispetto!(4))





1- probabilmente perÚ si far‡ anche un sito di stoccaggio per "ecoballe"...

2- fonte: http://www.difesagrande.it/file%20pdf/(ATTI%20PARLAMENTARI%20Camea%20dei%20D%20Rel%20concl.%2011%20marzo%201996%20Dif_205).pdf

3- http://www.youtube.com/watch?v=Og1LWPVvVFk

4- http://it.youtube.com/watch?v=9x2gcaOs9zU&feature=related





Invito chi si angustia per il Tibet e il Darfur a dare uno sguardo anche alla vicina Irpinia.





Dato che siamo nel bel mezzo della campagna elettorale le televisioni nazionali hanno dato pochissima rilevanza a ciÚ che Ë accaduto nei giorni scorsi; il due aprile dopo l'arrivo delle ruspe scortate dalla celere, le popolazioni di Ariano, Savignano e altri comuni limitrofi hanno effettuato un blocco stradale, nella confusione un poliziotto ha puntato la pistola su un quindicenne, per poco non si Ë sfiorata la tragedia, la stampa faziosa non solo minimizza l'accaduto ma addirittura afferma che il poliziotto sia stato sequestrato per due ore in un appartamento, cosa MAI avvenuta!

La mattina del 3 aprile un gruppo di Savignanesi contesta al passaggio di un defender dei carabinieri, il mezzo investe un manifestante e si allontana senza prestare soccorso, ritorna dopo una decina di minuti con il parabrezza scheggiato, le notizie ufficiali parlano di sassaiola contro "forze dell'ordine", ma la realt‡ Ë le uniche aggressioni nei confronti di queste sono state esclusivamente di natura verbale (su alcuni giornali e blog c'Ë anche la foto del mezzo in questione che mostra qualche frammento di vetro sul cofano e la rete protettiva del parabrezza inspiegabilmente intatta !).

Ci hanno tolto anche la voce e quando parlano di noi ci fanno passare per criminali, ci chiamano facinorosi ma noi siamo gente pacifica e vogliamo solo che ci restituiscano il diritto alla vita!

Contro di noi vengono mandati centinaia di celerini, da alcuni giorni vige lo stato di polizia, Ë successo anche nel 2004 e nel 2007, venite dalle nostre parti e contate i posti di blocco, siamo letteralmente militarizzati, ma tanto chi se ne frega se in una terra di confine fra campania e puglia succede tutto questo? Si avvicinano le elezioni e i candidati promettono che ripuliranno Napoli (per raccoglierne i voti) ma l'emergenza non Ë solo nel capoluogo, se anche togliessero tutti i riufiuti da Napoli noi continueremmo a morire nel silenzio!





Il pomeriggio del tre aprile la protesta continua, sono le 15:30, un corteo di alcune migliaia di persone da Ariano, nonostante la pioggia e il vento gelido, si mette in marcia verso il bivio di Villanova, uno dei luoghi simbolo della protesta, ma non ci fermiamo, sappiamo che pi˘ avanti troveremo i cittadini di Savignano, Monteleone e altri comuni del circondario, la nostra marcia non puÚ essere simbolica quando in gioco c'Ë la nostra vita, perchË qui in ogni famiglia c'Ë almeno un caso di cancro le cui cause sono riconducibili ai veleni sversati nelle nostre terre!

Proseguiamo fino al primo blocco della celere, siamo in troppi e siamo in aperta campagna, li aggiriamo, si fanno da parte, ma sappiamo che pi˘ avanti ne troveremo ancora mentre questi ci chiuderanno alle spalle, ma dobbiamo proseguire, manca ancora molto a Pustarza, ci sono intere famiglie con bambini a seguito,tante donne, ragazzini,impiegati, operai, contadini, pensionati, disoccupati, qui non ci sono camorristi e ultras, a guardar bene non ci sono pi˘ nemmeno i nostri politici, arriveranno pi˘ tardi, ora sono impegnati in trattative che noi comunque non accetteremo.

All'inbrunire arriviamo a Difesa grande,gli elicotteri della polizia ci ronzano sulla testa gi‡ da un po', ormai abbiamo percorso una ventina di chilometri a piedi, piove ancora, fra poco sar‡ notte, ma non siamo stanchi, la rabbia e la speranza ci danno la forza per proseguire...

Decine di camionette di polizia e carabinieri ci raggiungono e ci sorpassano, i rinforzi per quelle che si trovano gi‡ a Pustarza...

Dietro di noi molti dei nostri sono stati bloccati ma ci raggiungeranno per vie secondarie.

Finalmente siamo a Pustarza, abbiamo tagliato per i campi, si sentono urla di rabbia, il tam tam dei manganelli sugli scudi, i celerini sono schierati su una stradina e il faro alle loro spalle ci acceca, noi siamo nel fango, arrivano le manganellate e i lacrimogeni, tre feriti vengono trasportati nelle ambulanze, molti sono sfiniti e rimangono indietro, lo scontro si placa ma la tensione Ë sempre alta, siamo venuti a mani nude a fronteggiare i servi armati del potere che ci ha condannato ad una morte lenta e straziante, ma chi ha paura dei manganelli, quando l'alternativa Ë una lenta agonia?

Vola ancora qualche lacrimogeno, sono passate le 22:00, Ë ora che i vecchi e i bambini tornino dove Ë giusto che siano in una gelida notte di primavera fra i colli dell'Irpina: fra mura calde e accoglienti, la situazione Ë di stallo, molta gente stremata inizia a defluire, arriva il sindaco di Ariano, si annuncia la tregua, infine si torna a casa con la consapevolezza che questa storia non finisce qui...







http://www.youtube.com/watch?v=3FVJdmr0eTU

http://it.youtube.com/watch?v=8CoIt0ZfZgc