domenica 30 marzo 2008

Campania, scatta il piano anti-diossina per la mozzarella di bufala. E la Cina impone la quarantena

Un piano anti-diossina per la mozzarella della Campania. Parte il programma straordinario concordato tra ministero della Salute e Unione europea per far fronte a questa crisi che ha colpito l'intero settore, con tracollo delle vendite.

Previsti controlli in tutti i caseifici delle province di Caserta, Avellino e Napoli che trattano latte di bufala. Sono circa 400. Ci sarà il divieto di commercializzare il latte fino all´esito finale e un´analisi epidemiologica per individuare esattamente l´estensione del fenomeno.

Questo piano parte proprio nel giorno in cui Cina e Singapore annunciano lo stop alle importazioni di mozzarella italiana. Un altro colpo all'immagine, dopo gli altri blocchi alle frontiere. Il divieto, riferito dall´agenzia ufficiale Nuova Cina, “ è stato deciso dall´Amministrazione generale della quarantena”.

Stessa cosa è stata seguita da Singapore.

Insorgono le associazioni di categoria: la Coldiretti chiama questa quarantena una “beffa”, Confagricoltura parla di “atto unilaterale” e la Cia-Confederazione sposta l´attenzione sulle esportazioni cinesi con i suoi “prodotti taroccati” che hanno invaso l'Italia.
Un casaro all'opera
Un casaro all'opera

Il programma straordinario del ministero della Salute, concordato con i servizi della Commissione Ue, ha definito così un piano straordinario per la ricerca delle diossine.

Il programma si compone di due fasi.

La prima fase consiste in un controllo ufficiale su tutti i caseifici, divieto di commercializzazione del latte e dei relativi prodotti fino ad esito favorevole delle analisi. In caso di esito sfavorevole, si procederà al prelievo di latte nei singoli allevamenti il cui latte faceva parte del campione. Questi allevamenti non potranno conferire latte fino all´esito favorevole delle analisi. Inoltre, si procederà al controllo anche nelle aziende limitrofe, nel raggio di 3 chilometri.

Tutti i risultati delle analisi effettuate saranno messi a disposizione della Commissione entro metà aprile.

Conclusa la prima fase si procederà, con lo stesso approccio, al controllo dei caseifici ubicati nelle province di Benevento (25 caseifici) e Salerno (185 caseifici). I risultati di questi ulteriori controlli saranno comunicati alla Commissione entro il 25 aprile.

Nella seconda fase, una volta disponibili i risultati analitici, sarà fatta una analisi epidemiologica per la individuazione della estensione del fenomeno, e sarà resa disponibile una mappa rappresentativa della situazione, in modo da poter procedere ad eventuali ulteriori controlli.

Saranno presi in considerazione anche i dati storici, raccolti dal 2003 ad oggi. Una volta individuate le zone a rischio, si procederà ad un controllo su tutti gli allevamenti.
Un allevamento di bufale
Un allevamento di bufale

“Lo stop prudenziale di Cina e Singapore all´importazione di mozzarella di Bufala campana, agisce sul nulla – dichiara Andrea Cozzolino, assessore regionale all'agricoltura - È assolutamente marginale, infatti, la quantità di prodotto campano Dop che è possibile trovare nelle principali città cinesi”. Intanto l'immagine è al tracollo, così come le vendite.

Anche il Consorzio per la tutela della mozzarella Dop campana attacca e spiega che in realtà non si esporta in questi Paesi:

“Non esportiamo in Cina. Finora siamo ancora alla fase promozionale: in sostanza abbiamo portato un pò di mozzarella in Cina per fargliela assaggiare. Abbiamo stabilito dei contatti promozionali per aprire quella importante frontiera, anche attraverso iniziative di colore, come i casi di nostri caseifici che utilizzavano latte cinese. Pechino impone una quarantena di ben tre settimane alle nostre mozzarelle e a tutti i formaggi freschi a pasta filata italiani. Il che evidentemente non si può fare, andrebbero tutte a male. Le dogane cinesi, di fatto, per noi erano già chiuse”.

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fonte: ecostiera.it

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