(di Nicola Casale) Durante la trasmissione di Rai 3 “Ambiente Italia” del 01/03/08, proprio nella parte iniziale, il conduttore propone un’intervista ad un Ufficiale dei Carabinieri, per denunciare la continua devastazione del territorio campano, scegliendo come sfondo un allevamento di Bufale. Il lavoro della TV pubblica di inviare continui messaggi subliminali per rovinare l’intera filiera della Mozzarella di bufala campana, non può e non deve continuare.
L’emergenza rifiuti in Campania è un fatto reale, ma non si risolve buttando fango su chi lavora da generazioni in maniera onesta e coscienziosa producendo dell’ottimo latte di bufala trasformato poi in gustosa Mozzarella.
La denuncia mediatica della collusione tra camorra ed aziende del nord, per smaltire rifiuti tossici nelle campagne del casertano, è giusta ed oltretutto coinvolge nel disastro, tutta la nazione, ma perché scegliere come sfondo un allevamento di bufale? Sembra quasi che dietro tutto questo ci sia la mano di potenti multinazionali a cui l’espansione del prodotto campano dia molto fastidio e se ciò fosse vero non ci sarebbe nulla da meravigliarsi. Oppure questo serve soltanto e meschinamente a fa salire l’indice degli ascolti?
Se pensiamo che il latte di bufala prodotto da alcuni allevamenti, a causa degli smaltimenti abusivi di rifiuti tossici sia inquinato, spetta alla magistratura, attraverso gli organi competenti (NAS, ASL, ecc) accertare ciò ed intervenire di conseguenza, certamente non alla RAI con questi continui messaggi speculativi e diffamanti.
La verità e che i controlli ci sono e anche quotidiani, ma il settore è in piena crisi grazie anche a questa campagna denigratoria condotta anche dalla TV di Stato.
Nicola Casale
Comitato Due Sicilie
sez. Caserta Terra di Lavoro
fonte: caserta24ore.it
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