Si chiama “Bufalissima”, ma non potrebbe essere più autentico. Nella zona della Foce, precisamente in via Magnaghi 33 rosso (tel. 010 4070223), alle spalle di piazza Rossetti, ha aperto i battenti il “paradiso” dei buongustai di mozzarella, pecorino, caciocavallo e di tutti i prodotti del sud Italia, con particolare attenzione alla zona di Avellino, da sempre sinonimo di ottime aziende familiari e grande tradizione rurale. “Bufalissima”, un marchio che entro breve tempo sarà registrato (per evitare i già innumerevoli tentativi di imitazione) nasce per volontà dei fratelli Claudio e Antonio Tedeschi, entrambi originari di Avellino e da sempre impegnati nel settore della ristorazione. Claudio, da quindici anni a Genova, ha lavorato per ristoranti prestigiosi, da “Zeffirino” alla “Manuelina”, gestendo anche, per un certo periodo, i “7 Nasi”.
È lui il responsabile del punto vendita di via Magnaghi, mentre Antonio si occupa della parte più prettamente logistica, portando, due volte alla settimana, i rifornimenti dal sud Italia. «In questo modo - spiega Claudio Tedeschi - possiamo sempre contare su prodotti freschi e di primissima qualità. Tutto il latte con cui lavorano i nostri caseifici di fiducia, poi, è controllato attraverso specifiche verifiche. Le rispettive certificazioni sono a disposizione della nostra clientela per la consultazione». Sono due i caseifici con cui “Bufalissima” è a più stretto contatto: il Caseificio Principato di Manlio Principato, a Montoro Inferiore (provincia di Avellino, via Turci, tel. 0825 520744) e il Caseificio Corrado di Luigi Corrado, a Montemarano (Avellino, via San Francesco 6, tel. 0827 63093). Dal Principato arriva la mozzarella di bufala, freschissima, venduta sia a bocconcini e che in “bocconi” veri e propri, del peso di circa quattro etti ciascuno.
Sempre da questo caseificio, spazio anche al caciocavallo, alla ricotta e al pecorino, oltre al gustosissimo latte di capra. Da Corrado, invece, arriva una specialità che “Bufalissima” vende in esclusiva: il Pecorone, un formaggio di grosse dimensioni ottenuto con il latte di un particolare tipo di pecora, cioè la Pecora Laticauda, che viene allevata nelle campagne di Avellino e di Benevento. Il Pecorone viene fatto stagionare per otto mesi, prima di essere messo in commercio. Al bancone di “Bufalissima”, da segnalare, inoltre, i pregiati salumi dell’Irpinia, i liquori campani (a base di fragole, limoni, mele anurca, noci e cioccolato), l’olio dell’avellinese (anche la versione arricchita con il peperoncino) e, ovviamente, il vino. Due su tutti: la Falanghina e l’Aglianico, ovvero le due varietà, un bianco e un rosso, tipiche della zona e molto apprezzate anche nel resto d’Italia. Nei prossimi giorni “Bufalissima” aprirà le sue porte a tutti i genovesi. Sono infatti in programma due degustazioni, inserite all’interno del ciclo “Martedì di… vino”. La prima è fissata per martedì 11 marzo, con mozzarella di bufala, pomodori e Falanghina Contrada IGT 2006. La seconda, invece, si svolgerà martedì 18 marzo: si potranno gustare il Pecorone e vino Taurasi Contrada DOCG 2003.
fonte: zenazone.it
martedì 25 marzo 2008
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