martedì 25 marzo 2008

Bufalissima

Si chiama “Bufalissima”, ma non potrebbe essere più autentico. Nella zona della Foce, precisamente in via Magnaghi 33 rosso (tel. 010 4070223), alle spalle di piazza Rossetti, ha aperto i battenti il “paradiso” dei buongustai di mozzarella, pecorino, caciocavallo e di tutti i prodotti del sud Italia, con particolare attenzione alla zona di Avellino, da sempre sinonimo di ottime aziende familiari e grande tradizione rurale. “Bufalissima”, un marchio che entro breve tempo sarà registrato (per evitare i già innumerevoli tentativi di imitazione) nasce per volontà dei fratelli Claudio e Antonio Tedeschi, entrambi originari di Avellino e da sempre impegnati nel settore della ristorazione. Claudio, da quindici anni a Genova, ha lavorato per ristoranti prestigiosi, da “Zeffirino” alla “Manuelina”, gestendo anche, per un certo periodo, i “7 Nasi”.
È lui il responsabile del punto vendita di via Magnaghi, mentre Antonio si occupa della parte più prettamente logistica, portando, due volte alla settimana, i rifornimenti dal sud Italia. «In questo modo - spiega Claudio Tedeschi - possiamo sempre contare su prodotti freschi e di primissima qualità. Tutto il latte con cui lavorano i nostri caseifici di fiducia, poi, è controllato attraverso specifiche verifiche. Le rispettive certificazioni sono a disposizione della nostra clientela per la consultazione». Sono due i caseifici con cui “Bufalissima” è a più stretto contatto: il Caseificio Principato di Manlio Principato, a Montoro Inferiore (provincia di Avellino, via Turci, tel. 0825 520744) e il Caseificio Corrado di Luigi Corrado, a Montemarano (Avellino, via San Francesco 6, tel. 0827 63093). Dal Principato arriva la mozzarella di bufala, freschissima, venduta sia a bocconcini e che in “bocconi” veri e propri, del peso di circa quattro etti ciascuno.
Sempre da questo caseificio, spazio anche al caciocavallo, alla ricotta e al pecorino, oltre al gustosissimo latte di capra. Da Corrado, invece, arriva una specialità che “Bufalissima” vende in esclusiva: il Pecorone, un formaggio di grosse dimensioni ottenuto con il latte di un particolare tipo di pecora, cioè la Pecora Laticauda, che viene allevata nelle campagne di Avellino e di Benevento. Il Pecorone viene fatto stagionare per otto mesi, prima di essere messo in commercio. Al bancone di “Bufalissima”, da segnalare, inoltre, i pregiati salumi dell’Irpinia, i liquori campani (a base di fragole, limoni, mele anurca, noci e cioccolato), l’olio dell’avellinese (anche la versione arricchita con il peperoncino) e, ovviamente, il vino. Due su tutti: la Falanghina e l’Aglianico, ovvero le due varietà, un bianco e un rosso, tipiche della zona e molto apprezzate anche nel resto d’Italia. Nei prossimi giorni “Bufalissima” aprirà le sue porte a tutti i genovesi. Sono infatti in programma due degustazioni, inserite all’interno del ciclo “Martedì di… vino”. La prima è fissata per martedì 11 marzo, con mozzarella di bufala, pomodori e Falanghina Contrada IGT 2006. La seconda, invece, si svolgerà martedì 18 marzo: si potranno gustare il Pecorone e vino Taurasi Contrada DOCG 2003.

fonte: zenazone.it

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