venerdì 28 marzo 2008

L'imprenditore Francia: «Si facciano i nomi dei caseifici che lavorano latte contaminato»

«Lavoriamo solo latte laziale e sappiamo che tipo di prodotti portiamo al consumatore - dice l'imprenditore Francia - sono anni ormai che esportiamo il nostro prodotto fuori dall'Italia, ora, invece, ci troviamo in piena crisi. Quello che vorrei spiegare è che le mozzarelle che arrivano sul mercato non hanno diossina, ed è scontato perché sono controllate da specialisti.
Non siamo coinvolti in questo scandalo, deve essere chiaro ai nostri consumatori. Le immagini che stanno facendo il giro del mondo sui rifiuti in Campania inevitabilmente coinvolgono anche noi, ma il problema si potrebbe risolvere facilmente se venissero resi noti i nomi dei caseifici che lavorano latte contaminato da diossina».
E' amareggiato l'imprenditore pontino perché le perdite che il prodotto Francia sta subendo sono gravi, la gente ha paura e non compra più neanche i prodotti certificati.
«Il problema di questo inquinamento lo paghiamo noi - continua Francia - ma i prodotti con la diossina sono già stata bloccati e non sono mai arrivati sul mercato. In questo modo l'unico sconto che pagheremo è quello di aver distrutto le aziende agricole pontine, laziali, ma anche italiane».
Se il nostro prodotto continuerà ad essere bloccato si inizierà a comprare latte e derivati di altre aziende europee, che però non hanno la nostra qualità.

fonte: iltempo.it

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